lunedì 22 novembre 2010

Giacinto Coldani (3)

Ciao ai miei tre lettori: non sono morto... Ecco la terza puntata della biografia del canonico Giacinto Coldani (1696-1752).

Un po' di tempo fa l'abbiamo lasciato residente a Milano nel 1728 per motivi di studio.

Ora aggiungiamo che nel 1733 il nostro venne scelto a coprire uno dei due canonicati da poco creati dalla famiglia Baruffi nella collegiata di Melegnano, incarico che tenne fino alla morte, seguita in Melegnano il 4 settembre 1752. I funerali furono celebrati il giorno seguente, con la partecipazione dell'intero capitolo, e la salma fu tumulata nella chiesa di San Giovanni Battista sotto il pavimento davanti all'altar maggiore, nella tomba riservata ai prevosti e ai canonici.

Della vita del Coldani canonico sappiamo poco. Possiamo immaginare che partecipasse alle varie funzioni liturgiche, cui era tenuto, contribuendo alla cura d'anime in caso di bisogno. Il Libro delle ordinazioni capitolari registra la sua partecipazione a quasi tutte le riunioni del capitolo tra il 1733 e il 1752.

Da questi verbali veniamo a sapere che il Coldani fu nominato archivista capitolare il 16 marzo 1743 e in questa veste redasse un inventario dell'archivio, tuttora conservato. A questa funzione il 17 gennaio 1749 aggiunse quella di sacrista.

Ma è probabile che buona parte del suo tempo libero lo passasse, come ipotizza il Saresani, a leggere storie d'Italia e del ducato di Milano al fine di trarne quanto potesse riguardare la storia di Melegnano, "per presentarlo dappoi come in un sol quadro unito", e a frugare allo stesso scopo negli archivi del comune, della prepositura, delle confraternite e dei conventi di Melegnano.

I risultati di queste ricerche furono da lui raccolti in due opere, completate la prima nel 1747 e la seconda nel 1749, che trattano rispettivamente della chiesa di San Giovanni Battista e del borgo di Melegnano.

Ma di queste opere parleremo in un altro post.

(continua...)